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Aiac, audizione a Montecitorio sulla Riforma del Lavoro Sportivo



Oggi, alla Camera dei Deputati, a Palazzo Montecitorio, a Roma, nell’Aula della VII Commissione permanente (Cultura, Scienze e Istruzione), in riunione congiunta con la XI Commissione (Lavoro), si è svolta l’audizione di alcune associazioni, tra le quali Aiac, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla legge di riforma del Lavoro sportivo, la cui entrata in vigore è stata posticipata dall’1 gennaio all’1 luglio 2023. Il presidente della Commissione, Federico Mollicone, ha così preso nota dell’intervento del vicepresidente di Assoallenatori, Pierluigi Vossi. Toccati nella seduta molti dei punti più delicati e importanti della nuova normativa (come il diverso trattamento normativo dei tecnici, con un pregresso lavoro nel settore pubblico, nell’area professionistica e in quella dilettantistica). Vossi ha comunque espresso considerazioni favorevoli sulla necessità di una riforma del settore: dettata dalle esigenze di tutela previdenziale e assistenziale di numerosi tecnici dei campionati di vertice dilettantistici (anche femminili) che svolgono le loro mansioni come veri e propri lavoratori. 

Il suo è stato un discorso articolato, inquadrato nella situazione generale che a oggi riguarda i circa 34 mila tecnici tesserati (su 70mila abilitati). In particolare Vossi ha ricordato che sono attualmente in vigore gli accordi collettivi con la Lega Pro e con la Lega B e che si sta lavorando per arrivare a breve al rinnovo di quello della Serie A. Dopo aver rappresentato doverosamente l’importanza sociale e sportiva di istruttori, allenatori e preparatori atletici calcistici è stata ricordato come fino ad oggi, in base alla legge 91/81, è stato regolamentato il rapporto tra le società e i tecnici nell’area professionistica e dilettantistica. Sottolineando in quest’ultimo ambito l’esperienza dei protocolli negoziali con la LND e dei modelli contrattuali basati sulla regolamentazione degli emolumenti come redditi diversi. In questo quadro, è stato ricordato come Aiac sia stata apripista di un percorso poi intrapreso dal Legislatore nel 2021 (Dlgs 36/21), come rappresentato dalle intese negoziali per i tecnici in serie D e nel calcio Femminile. Osservazioni sono state sollevate 

sulla natura del rapporto di lavoro (lavoratore autonomo) attribuita a chi svolge mansioni retribuite nell’area dilettantistica. E sulla figura figura del “ volontario “: la maggioranza dei tecnici che opera nell’area dilettantistica ha un lavoro e svolge le mansioni in ambito sportivo per pura passione; a queste figure si potrebbe continuare a conferire il riconoscimento di premio (per il tesseramento), emolumento così svicolato dalle esigenze previdenziali, in rispetto della tenuta economica del settore.

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